sabato 21 maggio 2011

La fontana dell'Acqua Felice, o del Mosè, Roma


A Roma, in largo di Santa Susanna, all'angolo con via  XX settembre e subito di fronte alla Chiesa di Santa Maria della Vittoria, sorge la monumentale fontana detta dell'Acqua Felice. Il nome le venne dato in onore dell'opera che papa Sisto V, ovvero Felice Peretti, volle realizzare per commemorare il progetto di ripristino delle acque nella città di Roma, in particolare sui colli Viminale e Quirinale, attraverso il recupero dell'acquedotto alessandrino.
Il progetto dell'opera fu affidato al fratello di Domenico Fontana, Giovanni, architetto e nel 1586 l'acqua arrivò al Quirinale e lavori per la monumentale fontana poterono iniziare sempre sotto la direzione di Giovanni Fontana.
La fontana presenta tre grandi nicchie che furono decorate solo in seguito, separate da quattro colonne con capitelli ionici in corrispondenza di quattro leoni egittizzanti che gettano acqua dalle loro bocche nelle tre vasche corrispondenti. Sopra l''architrave, nell'attico, c'è la dedica del papa mentre sull'edicola c'è lo stemma papale sorretto da due angeli.

Lo stemma di Sisto V

A fianco di questo stemma due piccoli obelischi riprendono il tema egittizzante dei leoni. Questi ultimi furono sostituiti nel XIX secolo da copie per evitare che si danneggiassero. Attualmente gli originali, in principio posti nel Pantheon dove furono ritrovati durante gli scavi di XV secolo e dal Laterano, sono ai Musei Vaticani.
Una delle copie dei leoni egittizzanti. Alle spalle l'entrate alla chiesa di Santa Maria della Vittoria


L'iscrizione che ricorda il trasferimento delle sfingi originali ai Musei Vaticani

A protezione della fontana furono poste delle balaustre appositamente prelevate da un edificio di Pio IV di cui resta ancora inciso il nome.
La statua del Mosè è posta nella nicchia centrale e fu eseguita da Leonardo Sormani. L'opera non riscontrò mai grande successo poichè ritenuta brutta e anacronistica.


Mosè è raffigurato nell'atto di indicare con la mano destra le acque che secondo il racconto biblico sgorgarono nel deserto. In questo caso indica la fontana stessa. Nella mano sinistra stringe le tavole della legge. L'aspetto del Mosè è quello di un uomo barbuto con delle corna sulla fronte a ricordare l'opera ben più famosa di Michelangelo a San Pietro in Vincoli.


 Il ridicolo suscitato da questa statua fece in modo di farne la protagonista di alcune "pasquinate".
Le nicchie laterali presentano dei rilievi coerenti con la scene delle acque della Bibbia: nella nicchia di sinistra la scena raffigura Aronne mentre guida il popolo ebreo all'acqua scaturita nel deserto.
Aronne mentre guida il popolo ebreo all'acqua scaturita nel deserto.

A destra Gedeone sceglie i soldati osservandoli bere. Secondo altri si tratterebbe di Giosuè che conduce gli ebrei attraverso il Giordano che però non trova riscontro nel rilievo.

Gedeone sceglie i soldati osservandoli bere




1 commento:

  1. non è brutta quella statua del Mosè! a me è piaciuta molto! molto imponente! :-)

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